LAVORARE COME FISIOTERAPISTA IN OSPEDALE: come fare? (2024)

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Fin da piccolo sognavi di diventare fisioterapista e adesso finalmente hai ottenuto il titolo per esercitare questa speciale professione? Hai le carte in regola e vorresti diventare fisioterapista in un ospedale? Tutto quello che avresti sempre voluto sapere, il percorso da seguire e i dettagli da conoscere sono contenuti in questo piccolo prontuario che abbiamo messo a punto per te, con l’auspicio di facilitarti il compito di acquisizione delle notizie utili per te.

Al suo interno, infatti, abbiamo cercato di includere tutte le informazioni necessarie, affinchè tu possa avviare la tua carriera professionale all’interno di una struttura ospedaliera, come hai sempre sognato. Potrai conoscere i passaggi e le fasi da superare, per iniziare a percorrere la strada giusta che ti permetterà di inserirti in un ospedale come fisioterapista.

Troverai inoltre tutte le possibilità per collocarti nel settore, in base alla tua specializzazione o alla tua passione.

Posizionarsi nell’ambito sanitario pubblico o privato è una meta molto ambita, in quanto offre determinati vantaggi e sicuramente rappresenta un traguardo appetibile e prestigioso.

Se quindi sei prossimo all’ottenimento del titolo o se già sei un professionista ma vuoi riuscire a lavorare come fisioterapista in ospedale, non ci resta che iniziare fornendo tutte le nozioni e le informazioni che potranno servirti per riuscire nel tuo intento.

I passaggi da conoscere per lavorare in ospedale come fisioterapista

Innanzitutto c’è una doverosa premessa da fare: quello del fisioterapista non è un lavoro ma una missione. A differenza di altre professioni, infatti, quando scegli di diventare fisioterapista è perché hai una vocazione nei confronti del prossimo e una spinta interiore che ti porta a voler favorire il benessere nei pazienti che ricorrono alla tua competenza.

Questo aspetto è fondamentale e talvolta rappresenta la chiave di lettura quando la ricerca di un lavoro, specialmente se all’interno di una struttura sanitaria pubblica, pare diventare una chimera quasi irraggiungibile. Questa professione forse più di altre ha bisogno di tutta la tua motivazione e la tua passione ma saprà restituirti grandi soddisfazioni, nel raggiungimento di traguardi che all’inizio potrebbero sembrarti inarrivabili.

Bisogna anche riconoscere che tra le discipline che rientrano in ambito sanitario, la laurea in fisioterapia offre una concreta possibilità di sbocco, dal momento che la richiesta di personale è sempre abbastanza elevata.

Una volta laureato in fisioterapia, dunque, dovrai iniziare il tuo cammino verso la collocazione. Le opzioni per un inserimento sono diverse. Puoi infatti spaziare tra:

  • Diventare fisioterapista sportivo
  • Diventare un fisioterapista ricercatore
  • Inserirti come fisioterapista all’interno di una casa di cura, di un centro per disabili o di una RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale)
  • Inserirti in strutture termali o palestre
  • Lavorare in autonomia, aprendo uno studio tutto tuo o in forma associata
  • Esercitare la professione all’interno di una struttura ospedaliera pubblica o privata (come fisioterapista ortopedico, cardiopolmonare, neurologico, geriatrico, pediatrico o sportivo).

In questo contesto ci soffermeremo sull’ultima ipotesi, ovvero quella di un inserimento lavorativo nell’ambito ospedaliero, pubblico o privato che sia.

Lavorare come fisioterapista in ospedale pubblico

In linea generale, dopo aver conseguito la laurea in fisioterapia, puoi già esercitare la professione, senza dover sostenere un Esame di Stato. Se hai quindi la possibilità, potresti aprire un tuo studio oppure impiegarti presso palestre, centri benessere, ecc.

Un po’ diverso è il discorso se invece ambisci a inserirti in un ospedale. In questo caso infatti occorre iscriverti a un concorso pubblico per fisioterapista.

Per sapere quando sono indetti i concorsi pubblici per fisioterapisti, dovrai essere aggiornato sul cosiddetto bando di concorso. Il bando infatti informa della possibilità di partecipazione al concorso indetto dalla Pubblica Amministrazione (Ministero, Università, Enti territoriali come le Regioni o le Province o i Comuni, le ASL, le Aziende Municipalizzate, ecc.).

Il bando contiene le caratteristiche dell’assunzione, indicando la data del concorso, il numero di professionisti richiesti, le caratteristiche specifiche dei professionisti.

Una volta presentata la domanda di ammissione al concorso riceverai conferma di partecipazione e dovrai a quel punto iniziare a prepararti per affrontare al meglio la prova.

Come si struttura un bando di concorso per fisioterapisti

La selezione del personale non dirigenziale del Servizio Sanitario Nazionale avviene mediante vari step.

Innanzitutto dovrai essere in possesso degli obiettivi formativi, ovvero il Diploma di Laurea o il Tirocinio in Fisioterapia che danno la possibilità di accumulare crediti. Maggiore sarà il punteggio dei crediti e più chances avrai di superare il concorso.

Se ad esempio hai esperienze lavorative, sia in Italia che all’estero; se sei l’autore di pubblicazioni; se hai conseguito certificazioni o titoli extra, puoi aver diritto all’accreditamento di un punteggio.

Di norma in un concorso sono contemplate fasi che possono susseguirsi nel modo seguente:

  • Preselezione
  • Prova scritta
  • Prova pratica
  • Prova orale
LAVORARE COME FISIOTERAPISTA IN OSPEDALE: come fare? (2)

Nel percorso di valutazione gli esaminatori terranno conto sia dei titoli che dei requisiti di cui sei in possesso e, a seconda della tipologia di concorso, queste due variabili incideranno in maniera più o meno determinante.

Se il concorso prevede la prova scritta, allora i titoli conseguiti incideranno in misura del 30% sulla selezione. Al contrario, se il concorso non prevede lo svolgimento della prova scritta, allora i titoli conseguiti avranno una incidenza maggiore (circa del 40%).

Nel corso della preselezione di solito ti viene richiesto di rispondere a un questionario a risposta multipla. In questa fase avviene la prima scrematura, e si svolge in particolare quando le domande di ammissione sono in numero veramente elevato, rispetto ai posti disponibili. In questo modo avviene la prima cernita e proseguono con gli step successivi solo i candidati ritenuti idonei.

Successivamente avviene lo svolgimento della prova scritta. Si tratta della prima prova ufficiale del concorso pubblico per fisioterapista. È possibile che consista in domande a risposta multipla oppure in domande che prevedono risposta aperta. La prima ipotesi è sicuramente la più frequente. Il contenuto della prova scritta è molto variabile e dipende dall’Ente che ha indetto il bando di concorso.

Dopo la prova scritta, i candidati selezionati potranno accedere alla prova pratica. Nel corso del suo svolgimento ti verrà richiesto di eseguire delle tecniche specifiche oppure di risolvere dei casi che ti verranno sottoposti, tenuto conto dei requisiti e delle caratteristiche richiesti nel concorso.

L’ultima fase è quella che prevede lo svolgimento della prova orale. Ovviamente la prova verte sulle materie che afferiscono alla tua professione di fisioterapista ma quasi certamente ti verrà richiesto di dimostrare la tua preparazione in ambito informatico, oltre che la conoscenza della lingua inglese.

Cosa aspettarsi dopo il concorso pubblico per fisioterapista

Una volta affrontate tutte le prove previste nel concorso, giunge il momento del verdetto! La commissione d’esame valuta la tua prova in ogni step e decide di assegnarti un punteggio. Sarà quindi esposta una graduatoria in cui sono resi pubblici i risultati dei candidati ed evidenziati quelli che avranno vinto il concorso di ammissione per la struttura ospedaliera.

Possono volerci diversi mesi prima di avere un riscontro ufficiale e potrebbe darsi che tu debba provare a partecipare molte volte al concorso, prima di raggiungere il tuo scopo di lavorare come fisioterapista in ospedale. Se però è il tuo obiettivo e ci credi davvero, non demordere perché alla fine riuscirai.

Scopri quanto guadagna un fisioterapista in ospedale

Riuscire a ottenere un posto di lavoro in una struttura ospedaliera è un sogno per molti che, al di là dell’aspetto retributivo, rappresenta anche un grande privilegio per la propria carriera professionale.

Il ruolo del fisioterapista in ospedale è di grande importanza perché a tale figura compete la valutazione delle capacità motorie dei pazienti, la valutazione delle cartelle cliniche, la cura delle difficoltà motorie, la messa a punto del piano terapeutico, la mobilizzazione e la manipolazione dei muscoli e delle articolazioni, l’assistenza non solo diretta al paziente ma anche ai familiari che dovranno seguirlo nelle cure, in seguito a interventi e piani di recupero. Non è tutto, perché il fisioterapista riveste anche il delicato ruolo di motivare e dare stimoli giusti al paziente, affinchè prosegua in autonomia il piano di trattamento, una volta lasciata la struttura ospedaliera.

Per un fisioterapista in ospedale lo stipendio medio si attesta in circa 1.200 euro al mese, all’inizio e può arrivare a superare i 2.000 euro netti al mese, una volta che sarai specializzato e avrai accumulato una certa anzianità. Lavorando in una struttura ospedaliera privata puoi percepire anche 2.500 euro al mese.

Ovviamente lo stipendio dipende anche da quante ore lavora un fisioterapista in ospedale, in quanto potresti essere inquadrato con un contratto part time (circa 20 ore alla settimana) oppure a tempo pieno (circa 40 ore settimanali), tenendo conto di turni, straordinari, ecc.

La strada per essere ammesso all’interno di una struttura ospedaliera come fisioterapista può essere lunga e non sempre facile, ma se la tua motivazione è forte non avrai grandi difficoltà nel riuscire a perseguire il tuo obiettivo.

Il lavoro di fisioterapista permette di raccogliere grandi soddisfazioni specialmente a livello umano e il grado di arricchimento personale e professionale saprà ripagare di ogni sacrificio e di ogni ostacolo che potresti trovare nel percorso che ti porterà a realizzare il tuo sogno di lavorare come fisioterapista in ospedale.

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